giovedì 23 ottobre 2008

sabato 18 ottobre 2008

Facebook

Roma, Torre argentina, fermata dell’autobus. Scusami, sapresti dirmi che ore sono? Le 13 in punto. Comunque piacere, io sono Marco. Carla. Non sei di qui. Già. Una parola tira l'altra, chiacchieriamo. Senti, posso chiederti una cosa? Dimmi. Conosci Facebook? Certo! Solo che, ecco, ti darei anche un cognome falso e, hai presente il gruppo "Che ti aggiungo a fare se per strada non ti saluto"? No, al party di Facebook non ci sono andata e non ci andrò mai!

Benvenuti nella nuova era del corteggiamento, e soprattutto, benvenuti in Fb (come lo chiamano gli amici), il secondo social network più famoso del mondo (il primo è My space) la cui "mania" ha contagiato in Italia oramai un milione di utenti. Inserirsi in questo mondo è semplice, e per farlo avete due opzioni: attendere l'invito (sulla posta) di un amico che si è già registrato, e che vuole assolutamente includervi fra i suoi contatti, o collegarsi al sito www.facebook.com. Poi? Poi basta immettere una password e l'indirizzo mail, scrivere nome e cognome, scegliere la "rete" in cui voler essere inseriti (Italy, Globale, etc.), creare un profilo, e il gioco è fatto; si è, convinti o no, facebookiani. Senza impegno, sarà sufficiente in seguito aggiornare il proprio stato, mentre a tutto il resto penseranno i contatti che man mano aggiornerete, commentando i post lasciati in bacheca, sommergendovi di test e inviti ai gruppi più disparati. Esempio: "Aridatece la Corsica, ve regalamo la Campania!", “Amici del congiuntivo”, “Fans di Giovanni Falcone e paolo Borsellino”, "Uccidiamo il gattino virgola", "Quanto porta sfiga Jessica Fletcher", etc.. Insomma, ce n’è per tutti i gusti. La differenza con le 'vecchie' chat e il successo di Fb? Qui la gente che si incontra si conosce (o si conosceva) già fuori da Internet, e difatti non è un caso se su questa “piazza virtuale” si siano 'ricostruite' classi scolastiche a decenni di distanza. Sconsigliato ai tipi riservati e solitari, è invece particolarmente indicato per coloro che necessitano di informazioni continue sull'attività di vicini e lontani, come fidanzati/e gelosi/e, e ficcanaso incalliti. Inoltre, aggiornando i vostri album potrete rendere tutti partecipi dei vostri incontri o mostrare le foto dell'ultima vacanza, anche in tempo reale. Inoltre, se avete avuto un'adolescenza difficile per qualche brufolo e chilo di troppo, ed ora Brad Pitt vi fa un baffo e avete sposato la sosia di Angelina Jolie, oppure, se non ve la sentite d'essere solidali con la vostra più acerrima nemica che è stata appena lasciata sull'altare mentre voi siete in viaggio di nozze alle Maldive, questo potrebbe essere un ottimo strumento di rivincita. A questo punto la domanda è, ma a Facebook si è iscritto solo il vostro vicino di banco delle elementari o il postino che viene a citofonarvi ogni mattina alle otto? La risposta è no. Cercando qua e là infatti potreste trovare anche il nome di qualche presentatrice nota come una Simona Ventura, o qualche politico di fama, come l'ex ministro della Giustizia Roberto Castelli o il leader dell'Udc Ferdinando Casini, e pensare che la pubblicità possa passare anche da qui. Altra chiave del successo di Facebook, giochi e quiz sviluppati dagli utenti stessi, ce ne sono circa 50 mila. Fb cattura, e per molti diventa un passatempo irresistibile visto che con un solo sito è possibile giocare, informarsi, divertirsi, guardare le foto degli amici, incontrare persone che non si sentono da tanto tempo, chattare e farsi gli affari degli altri. Il successo di Fb inoltre è talmente dirompente che sta creando alcune difficoltà, divenendo un problema soprattutto in certi ambienti d’ufficio che hanno registrato un calo della produttività. Tra gli altri rischi legati al mondo facebookiano, la violazione della privacy, in tutti i settori: dal sentimentale al professionale. Molti lo usano per controllare la propria dolce metà e ormai sono diversi i responsabili del personale delle aziende che controllano su Fb la vita privata dei propri dipendenti (un pettegolezzo: qualche tempo fa girava la voce secondo cui il reale fondatore di Fb poteva non esser stato Mark Zuckerberg, bensì i servizi segreti statunitensi).

sabato 11 ottobre 2008